Nelle mie notti
insonni mi son ritrovato a riflettere nuovamente sulle analogie tra vita umana
e vita dei campioni da laboratorio. Ancor più del creep a rottura, di cui ho
già scritto precedentemente, il test che si avvicina ad alcune condizioni umane
di rottura interiore è l’ESC, acronimo di Enviromental Stress Cracking. L’ESC
null’altro è che un test in cui il nostro provino viene comunque sottoposto ad
un carico costante che è nettamente inferiore a quello di snervamento ed a
quello di rottura, ma in questo caso lo stesso viene immerso in un fluido
diverso dall’aria. Per loro stessa natura i polimeri tendono a far permeare i
liquidi al loro interno. La natura dei diversi fluidi in cui vengono immersi i
diversi provini variano i tempi in cui si realizza la rottura. Normalmente in
laboratorio si fa un confronto con il provino in aria che fa da riferimento.
Nelle cose umane però non ci sono riferimenti in aria e l’ambiente in cui vieni
immerso può variare la sua qualità nel tempo e caratterizzare accelerazioni o
rallentamenti nel processo di rottura. Normalmente gli esseri umani che
arrivano a rottura sono come i provini che subiscono questa prova.Sono esseri sottili e fragili esposti a
quantitativi relativamente grandi di agenti per loro nocivi.
Una cena come se
ci si conoscesse da sempre, del buon vino e qualche sigaretta. Fiumi di parole
che scorrono. Fiumi di parole interessate e ascoltate. Sensazioni positive e
liberatorie. Un bacio, voluto e cercato. Un bacio non adolescente un bacio
ragionato, adulto. Poi le coccole tenere e forti, due corpi vicini ed ancora
parole. E poi: “Vuoi rimanere a dormire qua?” la sua domanda,“Si” la mia risposta.
Nel
variegato mondo delle determinazioni delle proprietà fisico meccaniche di
materiali ve ne è una almeno che è quanto di più simile avviene in molte
relazioni umane. Questa prova è il Creep a rottura o anche scorrimento viscoso.
Il tipo di test è estremamente semplice, si sottopone un provino per
lunghissimo tempo ad un carico che è nettamente inferiore a quello di rottura e
di snervamento. Il buon tecnico che segue il test noterà ad annoterà in questo
lungo periodo un allungamento del campione il quale ad un certo momento si
romperà. In caso di campione ignoto sarà quasi impossibile prevedere quando lo
stesso si romperà, l’unica certezza è che si romperà. Nelle relazioni umane,
gestite erroneamente, in cui uno dei due ha la pretesa di sobbarcarsi il carico
della relazione stessa, il meccanismo che si instaura è il medesimo. Quindi
quel che avverrà sarà un crollo della persona. Il crollo avverrà non si sa
quando ma avverrà. Questo è quanto mi ha colpito
Ci sono giornate
in cui non sai chi sei, cosa fai e dove andrai. Ci sono giornate in cui la
nebbia la porti dentro e con essa l’incertezza dei passi. Oggi è una di quelle,
mille dubbi mi assalgono. Non riesco a dar voce alle mie sensazioni, non so
come descriverle, le parole mi sfuggono. La testa è in aria, il petto
schiacciato da un peso e le lacrime pronte che non scorrono. Brutta sensazione.
Un balzo in
quello che potrebbe essere definito vuoto, ma che vuoto non è. La fortuna di
avere una ragnatela sociale che ti sostiene e rallenta nella caduta, persone
che ti vogliono bene e che ti sostengono nel momento del bisogno, anche quando
il bisogno te lo crei. Ora si è un po’ spaesati ma alleggeriti, ora che si
parla, ora che si è liberi di dire le cose come stanno. Meglio dire: ora che si
può parlare di come le cose erano percepite.