giovedì 28 novembre 2019

Cetara


Poi capita che da una banale domanda ci si trova  a cena e realizzi che il resto non conta. Non contano gli anni trascorsi con un’altra persona, non contano gli anni che ci dividono. Contano solo gli istanti in cui stai bene, in cui le parole che pronuncia sono come acqua per un assetato. Parole che fugano curiosità, parole che aprono porte della conoscenza. Parole e smarrimenti in occhi di colori cangianti, belli. Poi ancora parole davanti ad un portone ed un abbraccio estorto, rubato, un abbraccio col quale si ha il timore di perdere quel poco, che è tutto quel che si ha, ma non tutto quel che si vuole. Ho sbagliato, non so in che direzione, ma ho sbagliato. Si torna  a casa con la consapevolezza che non è il posto in cui si vuole andare, in un letto che si preferirebbe vuoto. Come in un tempo passato si vorrebbe perdersi nei chilometri a consumare gomme e asfalto.

martedì 26 novembre 2019

Sincerità 2


Ed alla fino lo ho fatto. Sabato mattino uggioso, tempo perfetto e tempismo perfetto per un fuori tempo d’autore, ho detto le parole più semplici ma al contempo più difficili da pronunciare, non ti amo più. Quattro parole che impongono un punto nello scorrere del romanzo della vita. Quattro parole che ne liberano milioni di altre. Tre minuti di silenzio tra noi, tre minuti densi di sorpresa , sconforto e paura. Due giorni di parole tra noi, chiarimenti e cose non dette da anni. Una notte di sesso per cercare una comunicazione più profonda. Purtroppo credo che non servirà a nulla. La decisione è presa e solo il futuro che tanto fa paura vedrà i risultati di tale scelta.

mercoledì 20 novembre 2019

Cara Amica mia


Cara Amica mia,
mi sento sporco nell’anima perché ho dovuto mentirti, non ti ho detto la verità sulle mie sensazioni, sui miei desideri e su quello che credo ormai vivamente di voler fare. Questa volta non è una semplice omissione per evitare di essere giudicato o peggio criticato, questa volta volontariamente ho mentito, su una chattina ma ho mentito. Ho mentito perché non volevo che la persona che sto per ferire scoprisse cosa la mia mente sta elaborando. Una menzogna per tenere in piedi un’altra menzogna. Che brutta persona che son diventato. Cara Amica mia Ti voglio bene ma stavolta ho sbagliato tutto.

giovedì 14 novembre 2019

Consigli


Non ti affezionare alle persone, che queste poi vanno via… Saggia persona che mi da questo consiglio. Ma nel mio mondo fatto male il problema è che le persone scappano perché sono come sono, interpreto male e faccio cazzate. Quindi sono sempre pronto al malessere dei rapporti finiti male, a quel misto di rabbia e tristezza. Attendo..

martedì 12 novembre 2019

Sincerità


Arriva il tempo in cui ti rendi conto che una serie di scelte della tua esistenza sono state dettate, in un tempo che non è più il tuo, da una necessità di accettazione sociale. Un bisogno profondo di essere parte di un gruppo ben definito, un bisogno di omologarti al mondo esterno, bisogno che ti porta ad accettare compromessi anche sul tuo modo di vedere il mondo. Ma tutto questo potrebbe essere accettabile se ci fosse l’amore. Purtroppo il sentimento dell’amore ormai non mi appartiene da tempo. Almeno un quarto delle mia vita è trascorso senza di esso, un quarto di vita dove ho giurato fedeltà e amore eterno ad una persona che non ha mai goduto veramente di me preso da  questo sentimento. Non sono una persona per bene ma ora credo di dover correggere la rotta ed essere finalmente sincero e liberare la persona che ho accanto.

sabato 9 novembre 2019

Peof

Siamo a Milano, il caffè come si beve? In piedi ovviamente!! Io di fronte a lei, lei una giovane valchiria di una bellezza conturbante, una bellezza non figlia ma nipote di germaniche invasioni. Io trasognato di fronte a teste’ esemplare di femmina sorseggiavo il suddetto caffè dalla mia tazzina e cercavo di fare conversazione parlando di sciocchezze e futilità’. Io incredulo nel fatto che mi stesse dando retta. 
Ed io che nella mia testa mi creo questa immagine:
Sabato pomeriggio uggioso, due corpi nudi che stanno vicini sotto le coperte, due corpi che si nutrono di noccioline e calvados.
La cosa migliore del sognare a occhi aperti e’ che non si fanno danni.

venerdì 8 novembre 2019

Ivano

XX/12/2009
Driiiin!!! Driiiin!!!
Io: pronto
Lui: ea fregn!! Sono Ivano, sto qui con una amica mia!! Le ho detto di fare una cosa a tre e lei ci sta!!
Le passa il telefono e lei dice qualcosa che non ricordo ma che suonava sia invitante che eccitante.
Io dall’altra parte del telefono rimango spiazzato e incuriosito, però, ahimè purtroppo, con la timidezza del ragazzino che fa la doccia negli spogliatoi con le mutande, declino gentilmente l’offerta.
Io: Ivano, grazie ma non me la sento facciamo un altra volta sono già a branda...
Appena data questa risposta già ero pentito, potevo realizzare un sogno erotico ma la timidezza è un po’ l’imbarazzo di due uccelli molto prossimi in un rapporto con una donna mi avevano bloccato. Un po’ pentito mi son rigirato nel letto e il sonno non tardò arrivare

XX/XX/2015
Io: credevo che anche questa volta mi seguisse quella testa di cazzo di Ivano..
Operaio:... ma non sai nulla di Ivano??
Io: no, che ha combinato, qualche cazzata?
Operaio: ... e’ morto, si è suicidato, si è impiccato..
Io: .....

E da quel momento, ogni volta che penso a questa storia mi illudo che probabilmente avrei potuto cambiare il corso degli eventi. Lui era così giovane, bel ragazzo, una giovanissima e bellissima moglie. Il porco aveva anche mille tresche scopava ovunque con un molte donne differenti. Agli occhi dei più lui sembrava avere tutto ed oltre, ma qualcosa non andava e ha fatto il gesto estremo. Nella mia stupidità e nel mio pensare semplice credo, o meglio, mi illudo che forse se quella sera gli avessi dato retta e fossi andato, forse le cose sarebbero andate diversamente. Avrei cambiato un piccola parte della sua vita ma forse sarebbe bastato a cambiare una scelta così grave. Forse.

giovedì 7 novembre 2019

Impulsi

E poi sei li che parli con Lei del più e del meno, di sciocchezze, di colori e delta. E la guardi in faccia, ti soffermi sulle labbra in movimento e osservi quella piccola cicatrice che le solca il labbro superiore. L'istinto ti dice di leccare quella antica ferita, succhiare e baciare quelle labbra. Un impulso animale, preistorico. Ma sai che non puoi e non devi. Non c'è nulla per te. Nulla.

2019


Perché poi non è mai importante chi sta dall altro lato del sentimento, quel che conta è il sentimento. Vivo in questa situazione di continuo e costante innamoramento ed ho bisogno di questo sentimento. Sentimento che in potenza è  gioia, affetto smisurato, in soldoni: l’amore. L’amore malsano di chi è cosciente che nulla potrà o dovrà accadere, l’amore di chi non cerca il frutto ma solo il bocciolo, l’amore che tale mai dovrà essere. Ma alla fine il piacere, il gusto, il sapore è quel magone con tanto di malessere fisico che ti porta ad avere la lacrima sempre in canna ed un senso di oppressione nel centro del petto. Ho questa insana necessità di provare queste sensazioni. Forse a 40 anni suonati ho capito quale è il sale della mia vita, ma il sapore amaro che ha è realmente amaro, forse troppo.

mercoledì 6 novembre 2019

Spleen

Quando, come un coperchio, il cielo basso e greve
schiaccia l'anima che geme nel suo tedio infinito,
e in un unico cerchio stringendo l'orizzonte
fa del giorno una tristezza più nera della notte;
quando la terra si muta in umida cella segreta
dove, timido pipistrello, la Speranza
sbatte le ali contro i muri e batte con la testa
nel soffitto marcito;
quando le strisce immense della pioggia
sembrano le inferriate d'una vasta prigione
e muto, ripugnante un popolo di ragni
dentro i nostri cervelli dispone le sue reti,
furiose a un tratto esplodono campane
e un urlo tremendo lanciano verso il cielo,
così simile al gemere ostinato
di anime senza pace, né dimora.

-Senza tamburi, senza musica, sfilano funerali
a lungo, lentamente, nel mio cuore: la Speranza,
Vinta, piange, e l'Angoscia atroce, dispotica,
pianta, nel mio cranio riverso, il suo vessillo nero.
Baudelaire

Descrizione di una giornata media, di quel medio malessere che caratterizza ogni istante in cui l'essere sciocco, leggero e futile non riesce a stendere un velo che copra l'abisso nero del cuore e dell'anima.

E poi si torna a casa

Dopo 10 anni si ritorna in questo luogo non luogo dove riesco ad esprimere il me stesso più me stesso. Pensavo che il Blog fosse stato cancellato dalla rete, ma in realtà credo sia stato solo cancellato dalla memoria di chi mi era caro tanto tempo fa. Il tempo scorrendo si fa filtro, le persone che erano vicine non lo sono più. Torno in questo strano luogo di libertà.