Ieri sera stavo parcheggiato sul letto e leggevo intanto ascoltavo un mio nuovo disco. Ad un certo punto inizia l’ennesima canzone ed io..
Io mi risveglio al suono della sveglia data con la tromba. Guardo fuori dalla finestra. Il sole ci picchia contro ed è appannato dal ghiaccio sui vetri.
Mi alzo ed il gelo mi penetra nelle ossa. I miei compagni di sventura si alzano molto svogliati. Ci vestiamo, o meglio aggiungiamo gli strati di roba che ancora non avevamo addosso. Siamo tutti uguali con i nostri panni a chiazze verdi e marroni. Di corsa verso i bagni e poi la tanto agognata colazione perché: a Merano dagli alpini si mangia bene, quindi falla la colazione.
Esco dopo tutti i miei soci e mi ritrovo in mezzo a questo turbinare di giovani penne nere, mi avvio lemme lemme a quella che presumo essere la mensa. In questo mare in movimento noto un personaggio fermo.. Lui è sulla mia traiettoria ed io con la baldanza della mia anzianità acquisita non mi preoccupo di evitarlo.
Quando ormai sono a due passi si volta verso di me. Merda!! Il mio pensiero. Rimango abbagliato da tre stelle ed una corona applicati su di un petto largo quanto la piazza d’armi. Come un colpo di fucile il mio braccio parte per effettuare il saluto formale con mano alla visiera. Speriamo..
Lui mi guarda con uno sguardo che solo chi sa di essere superiore in tutto e per tutto rispetto all’osservato può fare. E tuona: E tu? Perché sei così brutto? Da dove vieni?
Morta tutta la baldanza da anzianità rimango bloccato sul posto come uno stoccafisso. E penso: Merda!! L’immagine dimessa di me stesso mi compare e penso: Merda!!
Mi presento secondo regolamento.
Ah sei del 14° Flavia, ora capisco, puoi andare. Parole pronunciate con un senso di schifo.
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